XVII convegno nazionale di pastorale giovanile
Dal 30 maggio al 2 giungo si è svolto il XVII convegno nazionale di pastorale giovanile a Lignano Sabbiadoro. Il primo in presenza dopo gli anni della pandemia.
Ecco una breve risonanza dell'evento di Angela Pagan Griso, giovane veronese che ha partecipato per il CPAG.
L’esperienza del convegno di Pastorale Giovanile Nazionale è stata incredibile! Vedere così tante persone che si ritrovano insieme per lavorare per i giovani e con i giovani dà molta speranza per la Chiesa di oggi e di domani.
In questi quattro giorni ho potuto ascoltare diverse conferenze che portavano a tema “la fede nell’imprevedibile”, titolo che subito si è chiarito assumendo un valore positivo come “fede nell’Imprevedibile”, che è lo Spirito: generativo, creativo e spesse volte spiazzante, permette al nuovo di entrare nel quotidiano, nella vita di ognuno e di tutti, nelle comunità e nelle pratiche pastorali, trasformandole e mantenendole comunque fedeli a se stesse e alla propria origine, quella in Cristo.
Nel convegno è emerso molto forte questo dialogo della parola (anche quella degli esperti) con la vita vissuta: nel confronto tra Violette Khoury e Luigina Mortari, nelle parole di Franco Nembrini («l’educazione o è testimonianza o non è») e infine nel provare concretamente la conversazione spirituale, parte del cammino sinodale. L’intreccio tra vita concreta e azione dello Spirito l’abbiamo anche sperimentato in questi giorni nell’incontro e negli scambi di vissuto con persone provenienti da diverse diocesi d’Italia che ci hanno fatto sentire veramente parte di una Chiesa meravigliosamente cattolica, nel senso più proprio del termine, cioè “universale”.