I Centri diocesani dell'età evolutiva (Centro Pastorale Ragazzi, Centro di Pastorale Adolescenti-Giovani) da parecchi anni svolgono il loro servizio alla Chiesa Veronese per promuovere una pastorale organica e unitaria, favorendo un cammino educativo progressivo e comprendente tutto l'arco dell'età evolutiva.
Non si presentano alla comunità come una qualsiasi agenzia educativa, ma sono quasi la "concretizzazione" della Diocesi per quell'età. Per incarico del vescovo, assieme all'ufficio catechistico, presentano alla comunità degli itinerari catechistici che sono la mediazione per la nostra diocesi dei catechismi CEI. Questi itinerari oltre che essere una autorevole esemplificazione avvallata dal Vescovo, favoriscono la comunione pastorale tra le parrocchie perché, attorno ad essi, i Centri animano una serie di proposte organicamente collegate perché siano il punto di riferimento per una pastorale diocesana dell'età evolutiva.
Gli itinerari diocesani e la proposta pastorale ad essa connessa, non intendono essere:
né esaustivi: per cui non sia possibile arricchirli, variarli, completarli con altre proposte, sensibilità, sottolineature proprie dei vari gruppi, movimenti, associazioni
né esclusivi: nel senso che escludano la partecipazione ad altri momenti e proposte o il riferimento ad altri itinerari ed esperienze già presenti in Diocesi e nella Chiesa purché rispettosi dei catechismi CEI e degli orientamenti del Vescovo.
La proposta diocesana animata dai Centri fa riferimento ad un percorso educativo comune che parte da una lettura condivisa della realtà e si concretizza in obiettivi progressivi.
ObiettivI:
Fare la proposta di Fede "inculturata" nella realtà dell'età evolutiva di oggi. Proporre il vangelo attenti al linguaggio odierno, facendolo cogliere come qualcosa di buono per il ragazzo/adolescente/giovane, l'opportunità, la ricchezza che la Chiesa offre per vivere felicemente la propria umanità. Il fatto che l'obiettivo dei Centri sia una esplicita proposta di Gesù Cristo, non impedisce di partire da dove il giovane si trova, e quindi di prendersi cura anche di situazioni di pre-evangelizzazione con particolare attenzione a situazioni di povertà umana e spirituale (vedi pastorale di strada o ragazzi del muretto)
RAGAZZI: Obiettivo iniziatico
Aiutare le parrocchie e i vicariati nella proposta di iniziazione cristiana: far acquisire al ragazzo gli elementi fondamentali per una seria relazione con Gesù Cristo nella Chiesa.
ADOLESCENTI: Obiettivo Mistagogico (riprendere e risignificare la fede nelle nuove situazioni di vita)
Aiutare le parrocchie e i vicariati a far "rivisitare" agli adolescenti la proposta di fede acquisita in passato, facendola cogliere come vitale e positiva, vista dentro alcune tematiche forti proprie dell'età. Si vuole far cogliere la proposta cristiana come una risorsa, una possibilità in più per la vita di un adolescente.
GIOVANI: Obiettivo Vocazionale
Aiutare le parrocchie e i vicariati nell'accompagnamento del giovane nel suo determinarsi come cristiano nella vita e nella società.
I Centri diocesani dell'età evolutiva sono collegati da una progettualità consequenziale, ma di fatto, oggi, non si può più dare per scontato quanto proposto nel gradino precedente. Ogni volta bisogna rievangelizzare. Oggi nel cammino di crescita si richiede di porre maggiore attenzione ai PROCESSI di apprendimento e non solo agli STADI EVOLUTIVI: per questo il processo formativo richiede sempre di collegarsi vitalmente con il cammino precedente senza ritenerlo una fase chiusa e sorpassata.
Compito dei Centri è:
1. predisporre orientamenti per la formazione dei cristiani in sintonia con gli strumenti catechistici di cui la Chiesa Italiana si è dotata e secondo gli indirizzi del Vescovo;
2. elaborare sussidi per rendere più praticabile l'azione formativa;
3. preparare gli operatori specifici di settore, promovendo la loro maturità umana e cristiana;
4. sostenere le iniziative di relazionalità e di collegamento vicariale, andando ad animare e sostenere la vita dove pulsa o dovrebbe pulsare;
5. offrire alcune iniziative a livello diocesano particolarmente significative e stimolanti, sempre a titolo sussidiario e integrativo, mai sostitutivo.
6. coordinare e proporre per tutta la diocesi alcune attività ed esperienze comuni che facciano respirare la dimensione diocesana agli operatori e ai ragazzi, e rendano cosi più facile l'educazione alla Diocesanità.